Luigi Re Ammiraglio
1897
1966
Medaglia d'oro di Vittorio Veneto, monumento realizzato da Francesco D'Aspro
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Luigi Re Ammiraglio
INDICAZIONI
Le coordinate della tomba sono: Latitudine: 39.210244115881885, Longitudine: 9.124660836701196
INDICAZIONIGENITORI
FRATELLI E SORELLE
CONIUGI
FIGLI
Tra gli importanti monumenti allineati lungo il lato destro del Viale Carlo Sanna, merita una speciale menzione quello che custodisce i sepolcri della famiglia Re, ornato da un grande bronzo raffigurante la Pietà, opera dello scultore Francesco D’Aspro (1911-1995).
Con Andrea Re (1863-1940) e Albina Faggioli (1867-1955), vi sono composti i figli Luigi (1897-1969), Mirra (1891-1971) e Irma (1890-1981), ed Elvira Re (+1955). Poiché nessuno dei fratelli si sposò, essi scelsero di non separarsi e di vivere tutti insieme, in un grande appartamento di via Carducci che, grazie alla loro generosità, divenne il centro operativo di tante attività filantropiche cittadine.
Il monumento fu realizzato nel 1955, a seguito della scomparsa, a pochi mesi di distanza, di Albina Faggioli e di Elvira Re. Dalle Arcate di lusso, in cui era stata inizialmente tumulata, vi fu trasferita anche la salma di Andrea Re. Sulla fronte si legge:
FAMIGLIA RE
MEDAGLIA D’ORO
DI V(ITTORIO) V(ENETO)
DOTT(OR). ING(EGNER). LUIGI RE
AMMIRAGLIO DI DIVISIONE
ORDINE MILITARE ITALIANO
1969
PROFESSORESSA
MIRRA RE
MEDAGLI D’ORO
P(UBBLICA) I(STRUZIONE
LA VERNA 1971
INSEGNANTE
IRMA RE
1981
ELVIRA RE
1955
Luigi Re (Cagliari, 3 luglio 1897 – 24 giugno 1969), militare di carriera in pensione con il grado di ammiraglio di divisione, pluridecorato al valor militare, fu uno degli eroi che dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 contrastarono la conquista delle isole del Dodecaneso (possesso italiano dal 1912) da parte dei tedeschi, improvvisamente divenuti, da alleati, implacabili nemici.
Comandante della difesa dell’isola di Lero (Léros), tra Patmo e Calino, l’allora capitano di fregata Luigi Re si arrese nel novembre del 1943 dopo duri combattimenti, quando ormai ogni forma di resistenza era diventata impossibile. La capitolazione del suo comando divenne quasi leggendaria nella storia della marina militare italiana.
Chiuso in campo di concentramento, «il comandante Re, fin dall’inizio della sua prigionia si sentì investito della missione di tutelare con ogni mezzo gli interessi di tutta la massa dei prigionieri e di mantenere fra essi quello spirito di coesione e di solidarietà che, sorto e sviluppatosi durante il periodo della resistenza e della lotta, non si affievolì neppure nelle amarezze della prigionia e sopravvisse anche dopo il ritorno in patria, nonostante la naturale dispersione dei reduci rientrati alle proprie famiglie ed alla propria vita individuale. Questo fu grande merito della passione con cui il comandante Re assolse la missione che si era volontariamente assegnata» (Annali della Marina Militare).
Come il fratello Luigi, fu decorata di medaglia d’oro, della Pubblica istruzione, anche Irma Re (Cagliari, 26 gennaio 1890 – 28 maggio 1981). Insegnante a suo tempo notissima in città, morì a 91 anni, «mentre ancora si affannava in progetti per nuove opere benefiche». Tuttora sono ricordate, dai suoi alunni, l’amicizia e l’affetto con cui Irma Re aveva sempre continuato a seguire le loro vite e le rispettive affermazioni nel mondo del lavoro. Aveva perfino istituito due borse di studio universitarie (una in ingegneria e l’altra in architettura) in memoria dei fratelli scomparsi, Luigi e Mirra.
Quest’ultima (Cagliari, 28 febbraio 1891 – Bibbiena, 16 agosto 1971), anche lei insegnante di disegno, condivideva con la sorella vivezza di spirito e un carattere aperto e sincero. Perì tragicamente, per le conseguenze di un trauma cranico, durante un viaggio nella penisola.
Fu Irma Re, rimasta ormai sola, a commissionare la decorazione della tomba di famiglia a
Francesco d’Aspro, artista nato a Mondovì nel 1911 e deceduto a Cagliari nel 1995. Formatosi alla scuola del napoletano Vincenzo Gemito, del quale fece proprio il realismo antiaccademico, si era trasferito in Sardegna fin dal 1938.
Nel cimitero di Bonaria si trovano tre suoi grandi bronzi che sembrano voler ripercorrere programmaticamente il mistero pasquale. Anzitutto una Deposizione dalla croce sulla tomba di Annina Gianeri in Rossi, morta nel 1963; la straziante Pietà, sulla tomba della famiglia Re; e infine, per la tomba della famiglia Argiolas Cao, un Cristo risorto, sul lembo della cui veste si legge: Fonderia artistica Villa Massargia. Scultore Francesco d’Aspro.
Luigi Re (1897-1966), War Hero, monument by Francesco d’Aspro (1972)
Amongst the important monuments set along the right side of Viale Carlo Sanna, special mention must be made of that containing the sepulchres of the Re family, decorated with a great bronze in the form of a Pietà, work of the sculptor Francesco D’Aspro (1911-1995).
With Andrea Re (1863-1940) and Albina Faggioli (1867-1955), there rest their children Luigi (1897-1969), Mirra (1891-1971) and Irma (1890-1981), and Elvira Re (+1955). Since none of the children married, they chose to live together in a large apartment in Via Carducci which, thanks to their generosity, became the centre of many of the city’s philanthropic activities.
The monument was created in 1955, following the death at a few months distance of Albina Faggioli and Elvira Re. The body of Andrea Re was also moved there from the Luxury Arcades, in which it had originally been laid. On the front the following inscription can be seen:
RE FAMILY
gold medal
of v(ittorio) v(eneto)
Dr Engineer LUIGI RE
admiral of division
Italian military order
1969
MIRRA RE
teacher
gold medal
of public education
la verna 1971
IRMA RE
teacher
1981
ELVIRA RE
1955
Luigi Re (Cagliari, 3 July 1897 – 24 June 1969), a career soldier, who retired with the rank of Admiral of Division, with many military decorations, was one of the heroes who after the armistice of 8 September 1943, resisted the conquest of the Dodecanese Islands (an Italian possession since 1912) by the Germans, who had suddenly turned from allies to implacable enemies.
Commander of the defence of the Isle of Léros, between Pátmos and Kálimnos, Frigate Captain Luigi Re surrendered in November 1943 after fierce fighting, once all further resistance had become impossible. The surrender of his command became almost legendary in the history of the Italian Navy.
Confined in a concentration camp, ‘Commander Re, from the start of his imprisonment felt the urge to protect by all means the interests of the mass of prisoners and to hold high their spirit of cohesion and solidarity, born and developed during the period of resistance and struggle, and which did not wane even in the bitterness of prison and indeed was to survive after their return to their country, notwithstanding the natural dispersion of the veterans on return to the bosom of their families and their individual lives. This was the great merit of the passion with which Commander Re fulfilled the mission he had voluntarily assigned himself’ (Annals of the Italian Navy).
Similarly to his brother Luigi, Irma Re (Cagliari, 26 January 1890 – 28 May 1981) was also awarded a gold medal, but of public education. A teacher at the time very famous in the city, she died at 91 years of age ‘while still deeply involved in projects for new charity works’. Still today her pupils remember the friendship and affection with which Irma Re continued to follow their lives and professional achievements. She even established two university bursaries (one in engineering and the other in architecture) in memory of her deceased siblings, Luigi and Mirra.
Mirra (Cagliari, 28 February 1891 – Bibbiena, 16 August 1971), a teacher of drawing and design, shared with her sister a liveliness of spirit and an open, sincere character. She died tragically as a result of a head injury during a trip to the mainland.
It was Irma Re, by then the last surviving sibling, who entrusted decoration of the family tomb to Francesco d’Aspro, an artist born at Mondovì in 1911, deceased in Cagliari in 1995. Trained at the school of the Neapolitan Vincenzo Gemito, whose gifts of anti-academic realism he made his own, he moved to Sardinia in 1938.
In the cemetery of Bonaria we find three great bronze statues, all of Easter-related subjects. First a Deposition from the Cross on the tomb of Annina Gianeri in Rossi, deceased in 1963; a poignant Pietà, on the tomb of the Re family; and finally, for the tomb of the Argiolas-Cao family, a Resurrected Christ, which bears on a corner of the robe the inscription: Artistic Foundry of Villa Massargia. Sculptor Francesco d’Aspro.
Luisu Re (1897-1966), eroi de guerra, monumentu traballau de Franciscu d’Aspro (1972)
In mesu ’e is importantis monumentus chi s’agàttanta alliniaus a s’oru a manu deretta de su Viali Generali Sanna, si minèscidi unu speciali arregordu su chi custodit is tumbas de sa famillia Re, ornau de una grandu statua de brunzu de Sa Piedadi, opera de su scultori Franciscu D’Aspro (1911-1995).
Impari cun Andria Re (1863-1940) e Albina Faggioli (1867-1955), madiru e mulleri, ddoi funti assentaus fintzas is fillus Luisu (1897-1969), Mirra (1891-1971) e Irma (1890-1981), e Elvira Re (+1955). Is fradis, sigumenti nisciunu si fiat coiau, hanti sighiu a bivi totus impari, in d-unu grandu apartamentu de sa via Carducci chi, gratzias a sa generosidadi insoru, est divenniu su centru operativu de medas fainas filantropicas cittadinas.
Su monumentu est stetiu traballau in su 1955, apusti de sa morti, a pagus mesis s’una de s’atra, de Albina Faggioli e de Elvira Re. De is Arcadas de lussu, aundi aprimu fiat stetia tumulada, ddoi est stetiu trasferiu puru su baullu de Andria Re. In su fronti de sa tumba si ligidi:
FAMIGLIA RE
MEDAGLIA D’ORO
DI V(ITTORIO) V(ENETO)
DOTT(OR). ING(EGNER). LUIGI RE
AMMIRAGLIO DI DIVISIONE
ORDINE MILITARE ITALIANO
1969
PROFESSORESSA
MIRRA RE
MEDAGLI D’ORO
P(UBBLICA) I(STRUZIONE
LA VERNA 1971
INSEGNANTE
IRMA RE
1981
ELVIRA RE
1955
Luisu Re (Casteddu, 3 de triulas de su 1897 – 24 de lampadas de su 1969), militari de carrera cungedau cun su gradu de amiralliu de divisioni, decorau prus de una borta a su valori militari, est stetiu unu de is erois chi, apusti de s’armistitziu de s’8 de cabudanni de su 1943, hanti cuntrastau sa conquista de is isulas de su Dodecanesu (possessu italianu giai de su 1912) po parti de is tedescus, de arrepenti divennius, de alleaus chi fianta, mortalis inimigus.
Cumandanti de sa defensa de s’isula de Leru (Léros), intra Patmos e Calinu, sendi intzandus capitanu de fregata Luisu Re s’esti arrendiu in su mesi de donniasantu de su 1943 apusti d’essi duramenti cumbattiu, candu oramai donnia forma de resistentzia si fiat fatta impossibili. Sa capitulatzioni de su cumandu suu est diventada casi legendaria in sa storia de sa marina militari italiana.
Serrau in campu de cuncentramentu, «su cumandanti Re, giai de s’incumintzu de sa presonia si fiat intendiu imbistiu de sa missioni de tutelai in donnia manera is interessus de totu sa massa de is presoneris e de mantenni in mesu de issus cussu spiritu de unidadi e de solidariedadi chi, nasciu e cresciu in su periodu de sa resistentzia e de sa lotta, non s’est sminguau nemancu cun is amarguras de su presoni e s’est cunservau fintzas apusti de s’impatriu, mancai nci fessit stetiu su naturali spratzinamentu de is reducis torraus a is proprias famillias e a sa propria esistentzia individuali. Custu est stetiu unu grandu meritu de sa passioni chi su cumandanti Re hat dimustrau cumprendi sa missioni chi si fiat impostu issu etotu» (Annali della Marina Militare).
A su propriu de su fradi Luisu, est stetia decorada de medallia de oru, de sa Publica istrutzioni, fintzas Irma Re (Casteddu, 26 de gennargiu de su 1890 – 28 de maiu de su 1981). Professora a su tempus suu conotta in totu sa cittadi, est morta a 91 annus, «intantis chi ancora si fiada afatighendi in progetus po noas operas de beni». Imoi puru funti arregordadas, de is istudiantis cosa sua, s’amighentzia e sa stima chi Irma Re hiat donniora mantenniu sighendi is vidas e is rispetivas afirmaduras insoru in su mundu de su traballu. Hiat fintzas istituiu duas bursas de studiu universitarias (s’una in inginneria e s’atra in architettura) in memoria de is fradis mortus, Luisu e Mirra.
Cust’urtima (Casteddu, 28 de friargiu de su 1891 – Bibbiena, 16 de austu de su 1971), issa puru maistra de disenniu, teniat in comunu cun sa sorri biveza de spiritu e unu carateri obertu e sinzillu. Est morta in manera tragica, po is cunsighentzias de una feria a sa conca, sendi arrutta duranti unu viagiu in sa terramanna.
Est stetia Irma Re, abarràda ormai a sola, a cumandai sa decoradura de sa tumba de famillia a Franciscu d’Aspro, artista nasciu a Mondovì in su 1911 e mortu a Casteddu in su 1995. Sendisi’ formau a sa scola de su napoletanu Vincentzu Gemito, pighendindi totu su realismu cuntraccademicu de su stili, si fiat trasferiu in Sardigna giai de su 1938.
In su campusantu de Bonaria s’agàtanta tres grandus brunzus cosa sua, chi parinti chi bollanta torrai a percurri in manera programatica su misteriu de sa Pasca. Innantis a totu una Depositzioni de sa gruxi in sa tumba de Annina Gianeri in Rossi, morta in su 1963; sa dolorosa Piedadi, in sa tumba de sa famillia Re; e, po acabai, in sa tumba de sa famillia Argiolas Cao, unu Cristu arresuscitau, chi in s’oru de sa besti pòrtada iscrittu: Fonderia artistica Villa Massargia. Scultore Francesco d’Aspro.