Louis Rogier
1805
1862
Imprenditore, busto realizzato da Giovanni Giuseppe Albertoni
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Louis Rogier
INDICAZIONI
Le coordinate della tomba sono: Latitudine: 39.21074404838404, Longitudine: 9.12397553229789
INDICAZIONIGENITORI
FRATELLI E SORELLE
CONIUGI
FIGLI
Come scriveva nel 1886 l’articolista G.S. di “L’Avvenire di Sardegna”, «è risaputo che in tutti i paesi, e principalmente in quelli come il nostro, che non hanno monumenti pubblici degni d’essere guardati, i forestieri curino sempre di visitare i cimiteri».
Tale necessità di una degna autorappresentazione privata e civica insieme, nel 1864, indusse gli eredi di Luigi Rogier (1805-1862), industriale parigino che a Cagliari aveva impiantato una fabbrica di tessuti, ricoprendovi inoltre la carica di console onorario del Belgio e della Danimarca, a commissionare un busto ritratto dello scomparso a Giovanni Giuseppe Albertoni, scultore di origine lombarda trasferitosi a Torino, particolarmente apprezzato dalla corte sabauda.
L’artista, a un’evidente idealizzazione della fisionomia, associò precisi richiami realistici nella resa dettagliata dell’abbigliamento, così da attualizzare il soggetto cui veniva reso omaggio trasmettendo l’illusione della sua sopravvivenza.
L’opera fu scolpita nella capitale piemontese mentre il suo basamento, un robusto piedistallo di impostazione neoclassica, fu realizzato a Cagliari da Andrea Ugolini, per trovare posto all’incrocio tra i viali del Vecchio camposanto, nel Terzo quadrato. L’esplosione di un ordigno, nel corso dei bombardamenti aerei dell’ultima guerra mondiale, ha distrutto la parte superiore dell’epitaffio, tuttavia ricostruibile grazie alla trascrizione effettuatane a suo tempo dal canonico Giovanni Spano:
[QUI GIACE
LUIGI ROGIER
IL 5 8BRE 1805 NATO A PARIGI
IL 13 9BRE 1862 MORTO A CAGIARI
DOVE PER COLTURA DI MENTE
PROIBITA OPEROSITA’]
SEGNALATO VALORE
NELL’ ARTE E SCIENZA DEL COMMERCIO
SI PROCACCIO’ I FAVORI DELLA FORTUNA
L’ AMORE DEI RETTI CITTADINI
VOLATANE OLTREMARE
LA BUONA FAMA
PERCIO’ FU CONSOLE IN SARDEGNA
PEI RE DEL BELGIO E DELLA DANIMARCA
E DAL PRIMO ONORATO
DELLA CROCE DI LEOPOLDO
Sul lato posteriore del basamento
:
A LUI
MARITO E PADRE AFFETTUOSO
DI VIRTU’ SPECCHIATA
CHE OPERANDO INFATICATO
PEL BENE DELLA FAMIGLIA
CONSUMO’ LA VITA
A LUI
LA MOGLIE E I SETTE FIGLI
PREGANO
LA ETERNA LUCE DEI CELI
INNALZANO QUESTO MONUMENTO
DI DOLORE DI RICONOSCENZA D’ AFFETTO
Come chiosava lo Spano, «l’iscrizione è un modello di epigrafia, sincera e leale. Era benemerito, occupando 300 e più operaj nella fabbrica che aveva iniziato di tessuti di cotone». L’allusione è alla manifattura di Antonio Janin, con cui il Rogier cominciò a collaborare all’età di diciannove anni. Nel 1831 assunse personalmente la direzione dello stabilimento, migliorandone la produttività: l’impresa comunque dovette soccombere alla concorrenza delle manifatture piemontesi dopo che con la Perfetta fusione, nel 1848, cessarono i privilegi doganali che fino a quel momento avevano permesso alle fragili industrie locali di poter sopravvivere.
Louis Rogier proseguì in ogni caso la sua attività imprenditoriale nel campo del commercio, stabilendo relazioni sia con il nord Europa sia con la Sublime Porta, la Grecia e la Tunisia.
Sposato con Francesca de Raimondi e padre di sette figli, nel 1848 tentò invano di creare a Cagliari un’associazione filantropica sul modello delle parigine Case delle scuole e delle famiglie.
Tanta intraprendenza e generosità non furono dimenticate e quello del Rogier, probabilmente non a caso, risulta essere stato il primo busto eretto nel cimitero di Bonaria, come notato sempre dallo Spano che lamentava anche l’assenza di epigrafi dedicate agli uomini illustri e benefattori cittadini, sul modello del Famedio nel Cimitero monumentale di Milano
Louis Rogier (1805-1862), Entrepreneur, bust by Giovanni Giuseppe Albertoni (1864)
As noted in 1886 by G.S. writing in the newspaper L’Avvenire di Sardegna, ‘it is a known fact that in all countries, and mainly in those such as our own, which have no public monuments worthy of note, visitors will always visit the cemeteries’.
In 1864, the need for appropriate representation, at once private and civic, led the heirs of Luigi Rogier (1805-1862), a Parisian industrialist who had set up a textile factory in Cagliari, and had also been appointed Honorary Consul of Belgium and Denmark, to commission a portrait bust of the deceased from Giovanni Giuseppe Albertoni, a sculptor of Lombard origin who had moved to Turin and who was much appreciated by the Savoy Court.
The artist idealised the facial features but included realistic details in depiction of the clothing, thus actualizing his subject, to whom he made homage by conveying the illusion of his survival.
This work was sculpted in the Piedmont capital while its base, a robust pedestal in neo-Classic style, was created in Cagliari by Andrea Ugolini. The monument is placed at the crossroads of the paths of the Old Cemetery, in the Third square. During the air raids of WWII, the blast of a shell destroyed the upper portion of the epitaph, which is however known thanks to its transcription made previously by Canon Giovanni Spano:
[here lies
LUIGI ROGIER
born in Paris on 5 October 1805
deceased in cagliari on 13 November 1862
who due to his clarity of mind
and fruitful hard work]
gained value
in the art and science of commerce
thus winning the favours of fortune
the love of his worthy citizens
and whose great fame
spread beyond the seas
for which he was named consul in Sardinia
of the Kings of Belgium and Denmark
and by the former honoured
with the award of the cross of Leopold
On the rear of the base, we read:
to him
affectionate husband and father
of clear virtue
who working untiringly
consumed his life
for the good of his family
to him
his wife and seven children
pray
to the eternal light of heaven
and raise this monument
of grief, recognition and affection
As Spano commented, ‘the inscription is a model epigraph, loyal and sincere. He was held in high esteem for employing more than 300 workers in his cotton textiles factory’. The reference is to the factory of Antonio Janin, with whom Rogier had begun to work at the age of 19. In 1831 he took over management of the factory and improving its productivity. However, the company eventually succumbed under the pressure of competing factories in Piedmont, after the Perfect Fusion, in 1848, had abolished the favourable customs tariffs which had until then enabled the island’s fragile local industries to survive.
Louis Rogier at all events continued his entrepreneurial activities in the field of trade, establishing relationships both with northern Europe and the ‘Sublime Porte’ (the Ottoman Empire), Greece and Tunisia.
He married Francesca de Raimondi and generated seven children, and in 1848 he attempted in vain to create in Cagliari a philanthropic association on the model of the Case delle scuole e delle famiglie (Houses of the schools and families) established in Paris.
His initiative and generosity were not forgotten, and the bust of Rogier, probably not by chance, was the first to be erected in the cemetery of Bonaria, as was noted again by Spano who complained of the absence of epigraphs dedicated to local famous and charitable citizens, on the model of the Famedio (Memorial Chapel) of the Monumental Cemetery of Milan
. Luisu Rogier (1805-1862), imprendidori, imbustu scolpiu de Giuanni Giuseppi Albertoni (1864)
Cumenti scrièda in su 1886 s’articolista G.S. de “L’Avvenire di Sardegna”, «totus scinti chi in donnia logu, e mascamenti in cussus che a su nostru, chi non tèninti monumentus publicus dinnius di essi castiaus, is furisteris cùranta sempiri de visitai is campusantus».
Cust’abisongiu de podi fai una dinnia amosta de sei, privàda e civica a su propriu tempus, in su 1864, hat indulliu is eredis de Luisu Rogier (1805-1862), industriali pariginu chi a Casteddu hiat imprantau una fabrica de arrobas, esercitendi fintzas s’incarrigu de consuli onorariu de su Belgiu e de sa Danimarca, a cumandai un’imbustu arretrattu de su mortu a Giuanni Giuseppi Albertoni, scultori de origini lombarda chi si fiat cambiau a Torinu, aundi fiat meda apretziau de sa corti sabauda.
S’artista, a una crara idealizatzioni de sa fisonomia, hat uniu precisus acapius realisticus figurendi donnia minudesa de sa bestimenta, po onorai su mortu agiumai fendi parri chi fessit torrau a biu e chi fessit possibili de ddu podi torra chistionai.
S’opera est stetia scolpia in sa capitali piemontesa, is su mentris chi in Casteddu su marmureri Andrea Ugolini ndi trabballàda su basamentu, unu forti pedestallu de impostadura neoclassica, po agatai logu a su gruxeri de is vialis de su Campusantu beciu, in su tertziu quadradu. S’esplosioni de una bomba, in s’urtima guerra mundiali, hat sciasciau sa parti arta de s’iscritzioni, ma si podit sciri a su propriu su chi si ddoi liggiada gratzias a sa trascritzioni chi ndi fiat stetia fatta de su canonigu Giuanni Spano:
[QUI GIACE
LUIGI ROGIER
IL 5 8BRE 1805 NATO A PARIGI
IL 13 9BRE 1862 MORTO A CAGIARI
DOVE PER COLTURA DI MENTE
PROIBITA OPEROSITA’]
SEGNALATO VALORE
NELL’ ARTE E SCIENZA DEL COMMERCIO
SI PROCACCIO’ I FAVORI DELLA FORTUNA
L’ AMORE DEI RETTI CITTADINI
VOLATANE OLTREMARE
LA BUONA FAMA
PERCIO’ FU CONSOLE IN SARDEGNA
PEI RE DEL BELGIO E DELLA DANIMARCA
E DAL PRIMO ONORATO
DELLA CROCE DI LEOPOLDO
A faci ’e palas de su basamentu:
A LUI
MARITO E PADRE AFFETTUOSO
DI VIRTU’ SPECCHIATA
CHE OPERANDO INFATICATO
PEL BENE DELLA FAMIGLIA
CONSUMO’ LA VITA
A LUI
LA MOGLIE E I SETTE FIGLI
PREGANO
LA ETERNA LUCE DEI CELI
INNALZANO QUESTO MONUMENTO
DI DOLORE DI RICONOSCENZA D’ AFFETTO
Naràda su Spano chi «s’iscritzioni esti unu modellu de epigrafia, sinzilla e leali. Fìada unu benemeritu, giai chi donàda traballu a trexentus e prus operaius in sa fabrica de arrobas de cotoni chi hiat imprantau». S’allusioni est a sa manifattura de Antoni Janin, aundi su Rogier hiat cumintzau a collaborai a s’edadi de dexiannoi annus. In su 1831 hat assumiu personalmenti sa diretzioni de su stabilimentu, amanniendindi s’arrenda: s’impresa, cumenti si siat, hat depiu cedi a sa cuncurrentzia de is manifatturas piemontesas apusti de chi cun sa Perfetta fusioni, in su 1848, funti acabaus is privilegius doganalis chi finas a cussu momentu hianta permitiu a is fragilis industrias localis de podi andai a innantis.
Luisu Rogier hat sighiu in donnia manera sa faina sua imprendidoriali in su campu de su cumerciu, stabilendi relatzionis siat cun su nord Europa siat cun sa Sublimi Porta, sa Grecia e sa Tunisia.
Coiau cun Francisca de Raimondi e babbu de seti fillus, in su 1848 hat intentau de creai a Casteddu, chena de ddoi arrenesci, un’assotziu filantropicu a tipu de is pariginas Domus de is iscolas e de is famillias.
Tanta gana de fai e ateretanta generosidadi non funti stetias scarescias e cussu de su Rogier, cun probabilidadi no a s’intzertida, arresurtat su primu imbustu a nd’essi stetiu pesau in su campusantu de Bonaria, cumenti hat notau sempiri su Spano, chi si lamentàda puru ca finas a instzndus (1869) ddoi sighèssinti a stramancai iscritzionis dedicadas a is ominis nodius e a is benefatoris cittadinus, segundu su modellu de su Famediu in su Campusantu monumentali de Milanu.